Dr. Hubert Mattersdorfer Amministratore delegato SAINT-GOBAIN ISOVER G+H AG
Ci chiediamo sempre se le decisioni sono compatibili con il marchio.
1. Che importanza riveste il marchio nella gestione della vostra azienda?
Nel nostro settore, molti prodotti sono regolamentati da normative e sono altamente intercambiabili. Una differenziazione è possibile solamente attraverso un marchio forte. Ecco perché il nostro marchio Baumit, in quanto marchio ombrello, è sempre al centro delle nostre decisioni e funge da quadro di riferimento per tutte le scelte.
2. Come vi aiuta concretamente il marchio a guidare l’azienda e a prendere decisioni?
Conosciamo le nostre competenze chiave, che coltiviamo bene e cerchiamo costantemente di rafforzare. Ci chiediamo sempre se le decisioni siano compatibili con il marchio Baumit.
3. A Suo avviso quali sono gli errori da evitare nel brand management?
Un marchio non è un sistema statico ma un sistema dinamico e vivente. Pertanto, dal mio punto di vista, è necessario anche promuovere l’innovazione ad alti livelli in azienda ed avere coraggio, anche di sbagliare.
4. Che consiglio si sentirebbe di dare ad altre aziende in riferimento al brand management?
Penso che ogni azienda debba seguire la propria strada. Recentemente, ho trovato molto interessante il libro di Peter Thiel, un eccezionale pioniere di Internet (è stato fondatore di PayPal, primo investitore di Facebook ...). Riporto qui le sue quattro tesi provocatorie:
- È meglio avere Il coraggio di assumersi dei rischi che ricadere nella della banalità.
- Un cattivo piano è meglio di nessuno piano.
- La concorrenza rovina il business.
- Le vendite sono importanti tanto quanto il prodotto
5. Che aziende ammira per il loro brand management?
Ammiro il gruppo Volkswagen più di altri, perché adotta una strategia multimarca che in genere difficilmente funziona. Chiaramente anche i soliti sospetti come Red Bull, Apple, Amazon. Nel nostro settore, a mio avviso, Henkel, STO, Wienerberger, Hilti e Miele fanno un ottimo lavoro.